Consorzio

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Vigila sulla produzione e sul commercio della Fontina DOP

Il Consorzio che unisce i produttori di Fontina viene costituito nel 1952. Nasce come Consorzio Produttori Fontina, diventando poi Consorzio Produttori e Tutela della DOP Fontina a partire dal 2002.

Il Decreto Ministeriale del 26 giugno 1957 affida al Consorzio l’incarico di vigilanza sulla produzione e sul commercio del formaggio per il quale è consentito l’uso della denominazione di origine Fontina. In attuazione dell’azione di vigilanza, al Consorzio viene affidato l’onere di apporre marcature o contrassegni in grado di identificare il formaggio Fontina.

Da sempre, il marchio apposto dal Consorzio garantisce la qualità del prodotto e tutela il consumatore da possibili tentativi di imitazione. Nel primo anno di attività, il Consorzio marchia 75.000 forme di Fontina. Nel giro di dieci anni le forme marchiate diventano 150.000, per raddoppiare ancora alla fine degli anni ’80 e crescere costantemente fino ad oggi.

Una delle date più significative nel percorso del Consorzio è il 14 luglio 1993, quando lo stesso presenta alla Commissione dell’Unione Europea la domanda per il riconoscimento della DOP al formaggio valdostano che sino a quel momento si fregiava della storica DO, Denominazione di Origine.

Nel 1996, la Commissione in una bozza di regolamento annovera assieme ad altri sei formaggi italiani la Denominazione di Origine Protetta “Fontina”.

Il 26 aprile 2002, il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali riconosce il Consorzio Produttori e Tutela della DOP Fontina e gli attribuisce l’incarico a svolgere funzioni di tutela, promozione, valorizzazione, informazione del consumatore e cura generale degli interessi relativi alla denominazione. Tra gli oneri e le facoltà attribuite al Consorzio (ex legge 21 dicembre 1999, n. 526) rientrano proposte di disciplina regolamentare, compiti consultivi e la definizione di programmi finalizzati al miglioramento qualitativo delle produzioni, oltre alla collaborazione contro ogni genere di abuso, atto di concorrenza sleale e contraffazione. L’incarico ministeriale viene rinnovato periodicamente fino ad oggi: il più recente è del 26 gennaio 2019.

Denominazione d'Origine Protetta

Oggi, il formaggio DOP Fontina (Denominazione d’Origine Protetta in tutta l’Unione Europea), deve essere prodotto in conformità al Disciplinare di Produzione Fontina DOP, ovvero possedere precise caratteristiche di forma, peso, diametro, scalzo e caratteristiche organolettiche che lo rendono unico nel panorama caseario alpino.

Inoltre, il disciplinare stabilisce tutte le regole del ciclo produttivo, partendo dalla materia prima (latte crudo, intero e di bovina appartenente alla razza Valdostana) e dell’alimentazione delle lattifere fino a tutto il processo di trasformazione, stagionatura e confezionamento.

La marchiatura, gestita dal consorzio, è quindi preceduta dalla valutazione di tutte le caratteristiche fondamentali definite dal Disciplinare. Solo sulle forme che superano le verifiche e presentano i requisiti necessari viene impresso il marchio che contraddistingue il prodotto Fontina DOP e lo differenzia in modo indelebile dalle imitazioni. La commissione che valuta le forme è costituita da esperti individuati dal Consorzio, iscritti in un apposito registro e incaricati dei controlli.

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