Fontina: i valori nutrizionali e la classificazione dietetica

La lavorazione della Fontina DOP, in particolare grazie alla caseificazione del latte a crudo, consente il rispetto delle caratteristiche dei costituenti, che a sua volta porta a valori nutrizionali di particolare interesse, che rendono il formaggio della Valle d’Aosta un alimento completo.

L’assenza di lattosio, poi, che si perde nel siero prima e poi la parte rimanente subisce una fermentazione, è particolarmente indicata per chi risulta intollerante.

Anche la stagionatura rende la Fontina DOP un formaggio particolarmente digeribile visto che la caseina, la proteina del latte, viene trasformata in molecole più piccole e più facilmente assimilabili. Non solo dunque la produzione di un certo tipo di latte, ma anche la sua lavorazione, rendono la Fontina un formaggio completo, a basso contenuto di colesterolo e ricco di vitamine e minerali. 

Vediamo insieme nel dettaglio queste proprietà.

Vitamine e valori nutrizionali: perfetto nella dieta settimanale

Se c’è un elemento che, prima di altri, balza “al naso” è il profumo intenso che sprigiona la Fontina DOP e che lascia immaginare la presenza di un formaggio ricco di una cucina di montagna densa di accostamenti. Tuttavia ciò che non si sente all’olfatto o al palato, almeno non in modo così percepibile, rende una vera e propria specialità gastronomica come la Fontina DOP un formaggio ricco di valori nutrizionali di qualità.

Le sue qualità, da un punto di vista alimentare, sono interessanti. Intanto fornisce un ottimo apporto di vitamina A, importante per la vista, ma anche sulla riproduzione cellulare dei tessuti. La Fontina DOP contiene poi un buon quantitativo di vitamina B2, che gioca un ruolo fondamentale nelle dinamiche dei processi energetici. 

Anche i sali minerali sono presenti in discreta quantità. Tra di essi spicca in particolare il calcio, importante sostanza nella formazione di ossa e denti.

Dal punto di vista proteico la Fontina DOP risulta in linea con gli altri formaggi di equivalente stagionatura. Analogo discorso si può fare per il colesterolo. 

Seguendo le linee guida dei nutrizionisti, per tutte queste proprietà la Fontina DOP può essere consumata una volta a settimana, con dosi che possono tranquillamente assestarsi sulla metà di quanto si consumerebbe un formaggio fresco: da considerarsi piatto unico o una seconda portata, la Fontina DOP in un primo piatto di pasta con verdure può creare il giusto equilibrio tra carboidrati, proteine e vitamine. 

Una fetta di Fontina DOP? Come bere un bicchiere di latte

Se si chiede ad un allevatore d’alpeggio cosa significhi mangiare la Fontina DOP la risposta, piuttosto comune, è che mangiare una fetta di Fontina DOP è come bere il latte da cui è prodotta. Mai affermazione risulta più vera dal momento che i nutrienti del latte si ritrovano perfettamente nel formaggio della Valle d’Aosta ma con un valore aggiunto: è senza lattosio. Le mucche da cui proviene il latte, infatti, si nutrono prevalentemente di foraggi freschi o fieno, mentre gli insilati sono vietati.

Questa caratteristica non è soltanto etica: fa sì infatti che i grassi nel latte delle mucche siano esclusivamente a corta/media catena. Una tipologia di molecole che non si trasformano in colesterolo nel sangue.

In generale, un terzo dei grassi contenuti nella Fontina DOP sono insaturi e tra questi ci sono un buon quantitativo di omega 3 e omega 6, preziosi per l’organismo umano.

I grassi nel formaggio: un alto valore alimentare

La Fontina DOP, prodotta utilizzando latte bovino intero, crudo, senza aggiunta di additivi resta uno dei formaggi più genuini. Si tratta di una produzione che garantisce un’ottima digeribilità e un’ottima tolleranza. In che modo? Diverse fonti, esprimendo il coefficiente di digeribilità dei formaggi semiduri, tra cui rientra anche la Fontina DOP, la considerano ad un livello molto alto. Dopo un corretto livello di maturazione, infatti, la digeribilità della Fontina DOP si aggira intorno al 95-97% per quanto riguarda le proteine e al 92-95% per le sostanze grasse.

La maturazione lenta, oltre i tre mesi, che avviene in presenza di sale, azzera i rischi per la salute eventualmente derivabili dall’utilizzo del latte crudo. I batteri patogeni infatti non sopravviverebbero nella pasta oltre i 60 giorni. 

Per quanto riguarda il livello dei grassi della Fontina DOP, anch’essi possiedono un alto valore alimentare e sono utili per il metabolismo umano, ovviamente se consumati nella giusta misura. Semmai, è sbagliato pensare il contrario: è stato appurato che un’alimentazione completamente priva di materie grasse risulti pericolosa e quindi la Fontina  DOP contribuisce a raggiungere certi equilibri essenziali.