La storia

  • 1270-1477

  • 1887

  • 1930 - 1940

  • 1952

  • 1955

  • 1957

  • 1996

  • 2002 - oggi

1270 - 1477

I primi cenni alla Fontina

I primi cenni alla Fontina risalgono al 1270, mentre in letteratura una prima citazione del formaggio valdostano risale al 1477, nella Summa Lacticinorum del medico vercellese Pantaleone di Confienza, sebbene la sua storia abbia origini ancora più antiche, tramandate da generazione a generazione.

La prima testimonianza visiva risale a qualche anno prima del testo di Pantaleone e si trova in un affresco del castello di Issogne. Nel dipinto viene rappresentata una bottega artigianale che sul bancone ospita forme di Fontina come ancora oggi vengono prodotte e vendute.

Esistono poi diverse teorie anche riguardo l’origine del suo nome. Secondo alcuni storici, il nome Fontina sembra riferirsi a un alpeggio di produzione valdostano chiamato “Fontin”. Altre fonti, invece, lo collegano al vecchio villaggio di Fontinaz. Alcune altre teorie, poi, lo associano all’antico termine francese “fondis”, che sta a indicare la capacità di questo formaggio di sciogliersi se esposto al calore, a temperature non particolarmente elevate (temperatura di fusione sui 60°C).

1887

La prima classificazione

Per arrivare invece ad una prima classificazione ufficiale bisogna tuttavia attendere il 1887. La Fontina viene citata con le sue caratteristiche nell’annuario della Stazione Sperimentale del caseificio di Lodi nel capitolo: “Le Fontine di Val d’Aosta”.

1930 - 1940

La seconda classificazione

La seconda classificazione avviene negli anni 30 e 40 ad opera del Ministero dell’Agricoltura e Foreste, tramite la Stazione Sperimentale Alpina di Salice d’Ulzio e l’Istituto zootecnico-caseario di Torino.

1952

Il Consorzio

Nel 1952 viene fondato il Consorzio Produttori Fontina.

1955

La Denominazione di Origine

Nel D.P.R. del 1955 viene riconosciuta la Denominazione di Origine.

1957

La Denominazione di Origine Fontina

Giulio Angelo Negri, ne “Il casaro valdostano”, offre una prima sistemazione organica della ricerca sino ad allora svolta.

Il Decreto Ministeriale del 26 giugno 1957 affida al Consorzio Produttori Fontina l’incarico di vigilanza sulla produzione e sul commercio del formaggio per il quale viene consentito l’uso della Denominazione di Origine Fontina. Al Consorzio viene garantito il diritto di apporre al prodotto marcature o contrassegni identificativi. Nel primo anno di attività vengono marchiate 75mila forme; un decennio dopo la quantità raddoppia, per poi arrivare a 300mila forme alla fine degli anni ‘80. E la produzione continua a crescere fino ai giorni nostri.

1996

Il marchio DOP

Quarantuno anni esatti dopo l’ottenimento della Denominazione di Origine, nel 1996 la Commissione Europea concede alla Fontina la Denominazione di Origine Protetta (DOP).

2002 - oggi

Tutela, promozione e valorizzazione

Il Consorzio Produttori e Tutela della DOP Fontina viene riconosciuto con Decreto del Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali del 26/04/2002 e acquisisce compiti e oneri specifici. In particolare, il Decreto richiama gli incarichi di cui all’art.14, comma 15, della legge 21 dicembre 1999, n. 526, attribuendo al Consorzio funzioni di tutela, promozione, valorizzazione, informazione del consumatore e cura generale degli interessi relativi alla denominazione.